World Social Media Day: Come i Social influenzano la nostra vita


29 giugno 2023 | Federica D.S. | Guide e recensioni
come i social network influenzano la nostra vita

Il World Social Media Day ha origine il 30 giugno 2010. Lanciato dal popolare sito Web Mashable “come un modo per riconoscere e celebrare l’impatto dei social media sulla comunicazione globale” ha continuato da allora a crescere di popolarità fino a diventare una festa internazionale.

Dal telefono, passando per il fax per finire ai social media, il modo di comunicare ha subito, dalla sua creazione, una trasformazione repentina ridefinendo la modalità in cui le persone interagiscono, comunicano e condividono tra loro.

La prima piattaforma social mai esistita è rintracciabile al 1997 e prende il nome di Sixdegrees. Fondata da Andrew Weinreich, consentiva di elencare, da parte degli utenti, una lista di amici e familiari oltre ad avere altre funzionalità come bacheche e affiliazioni scolastiche. I giorni di Sixdegrees hanno trovato fine nel 2001, quando la piattaforma chiuse definitivamente.

Da allora sono seguiti gli anni e sempre più piattaforme hanno preso il sopravvento nella vita quotidiana. Dalla nascita di Linkedin (social media incentrato sul business e lavoro) nel 2003 al 2004 con l’introduzione di MySpace e Facebook. Youtube trova la sua data di lancio nel 2005 e Twitter lo segue di pari passo nel 2006.

Ultime a comparire online sono state le piattaforme Instagram, 2010, e TikTok, 2016 che hanno riscosso fin da subito un grosso successo, soprattutto nei più giovani.

I Social sono ormai diventati un fattore importante nell'essere umano, determinando addirittura il modo di vivere degli individui che li utilizzano. Usati per mostrare le proprie vite, creano un prototipo virtuale e idealizzato di noi stessi, proponendo al pubblico, che ne diventa spettatore, solo la parte più emozionante.

Come i social network influenzano la nostra vita?

Questa è una delle domande più gettonate ai giorni nostri. Dalla loro comparsa in rete, i social ricoprono un ruolo che va ben oltre al puro intrattenimento personale.

Uno studio effettuato nel 2017 dalla Royal Society For Public Healthy britannica, evidenzia come i Social Network siano diventanti elemento imprescindibile della salute mentale delle persone, compresi adolescenti, ragazzi e adulti. La ricerca rivela come, in Inghilterra, negli ultimi 25 anni, ci sia stato un forte aumento di casi legati a disturbi dell’ansia e depressione.

La recente crisi dovuta al Coronavirus ha, inoltre, contribuito ad aumentare la “morbosità” del rapporto tra uomo-macchina (inteso come cellulare, pc e così via).

Il professore di Psicologia degli Ambienti Digitali dell’Università di Roma, Mattia Della Rocca, ha spiegato cosa sia la nuova sindrome comparsa negli ultimi anni identificata dallo pseudonimo FOMO (Fear of Missing Out). Citando il caso di Victoria dei Maneskin, il docente ha spiegato la FOMO come: "Si tratta della paura di essere esclusi dal loop delle informazioni e dal timore di rimanere fuori da uno scambio di opinioni importante per noi".

Il costante bisogno di essere accettati e di appartenere a un modello (studi hanno comprovato l’aumento di chirurgie plastiche da parte dei più giovani, in particolare nel pubblico femminile) sono solo alcuni dei “sintomi da social”. Ma se è vero che “tutto il male non viene per nuocere”, anche i social mantengono un certo grado di positività.

L’aumento della comunicazione istantanea ha portato a facilitare le relazioni a distanza. Tra gli individui che hanno usufruito di questo grande beneficio individuiamo coloro che per malattia o salute sono costretti a letto, condizione che li porta a mantenere un distacco forzato dal mondo esterno. In questo caso, l'aiuto dei social ha permesso ai più giovani di conservare, nei due anni di pandemia, le relazioni tra i coetanei e il proseguimento degli studi scolastici.

Ma quindi i Social Network sono positivi o negativi per la nostra salute? La risposta risiede, come in tutte le cose, nel mezzo. Imparare a dare il giusto peso ai social, facendo pulizia di tutto ciò che potrebbe danneggiarci è il primo passo verso un utilizzo più consapevole.

Sapersi tutelare e proteggere in modo sano, rendendosi conto che la vita vera è al di fuori di uno schermo, permetterebbe di usare i vari canali al solo di fine di incrementare le nostre conoscenze (culturali, relazionali, lavorative...) senza il rischio di non saper scindere ciò che è “real" da ciò che è "fake”.

Chi è la figura del Social Media Manager e cosa fa

Il Social Media Manager è la figura professionale che si occupa della gestione e pianificazione dei canali social di un’azienda, lavorando sia come dipendente, come freelance o all’interno di un’agenzia di comunicazione.

Nella nostra attualità lavorativa risulta una figura indispensabile ed altamente versatile, in quanto si occupa di lead generation ed engagement dei clienti. Obiettivo finale del suo lavoro è il rafforzamento della Brand Awareness con un’adeguata gestione di tutti i canali social.

Il ruolo concreto del Social Media Manager è la gestione dell’engagement al fine di ampliare il bacino d’utenza delle aziende per attirare nuovi e potenziali clienti. Possiamo definirlo, quindi, un professionista nell’individuare i trend, proporre contenuti di valore grafico e testuale, predisporre piani editoriali, elaborare campagne social, inventare #hastag e monitorare l’andamento generale con appositi tools.

I SMM sono anche dei Content Creator: lavorano per produrre, quotidianamente, nuovi ed interessanti contenuti, portando nuove idee. Nel concreto potremmo dire che i compiti specifici dei Manager dei Social sono:

Creazione di contenuti

Partendo dal PED (piano editoriale) fino ad arrivare alla programmazione dei vari post, tenendo in considerazione che ogni piattaforma ha “orari di punta”, target di riferimento e il proprio stile linguistico e contenutistico.

Strategie Social

Progettare una campagna richiede diverso lavoro e un’attenta analisi. Per esempio la creazione di una campagna Facebook con l’utilizzo di Meta necessita di modalità di definizione dell’acquisto, pagamento, targhettizzazione e misurazione della inserzione.

Monitoraggio Analytics e ROI

Per verificare che i contenuti e le campagne funzionino al meglio e stanno portando dei risultati tangibili, è importante saper leggere correttamente gli insights forniti da Analytics e ROI, traendo indicazioni su come ottimizzare il piano.

Coinvolgimento dei consumatori

Rispondere alle domande, saper fronteggiare una crisi o commenti di odio è solo la punta di ciò che una figura come il Social Media Manager deve saper fare. Suo compito, quindi, non è la sola creazione e programmazione dei post ma anche la loro gestione a livello di pubblico, moderando la community e i commenti.

I requisiti necessari per diventare SMM sono rappresentati oltre alle competenze acquisite negli studi anche da una serie di skills personali (capacità comunicative, gestionali, utilizzo di vari software...).

Corsi Social Media Manager 

Per sviluppare al meglio le abilità necessarie al Manager dei Social è possibile iniziare un corso di gestione dei social media.

Sebbene nel web ne esistono centinaia, occorre, però, fare attenzione alle truffe. Scegliere un percorso di studi affidabile e concreto non sempre appare facile.

Bisognerebbe, per buona norma, affidarsi ai soli corsi riconosciuti a pieno diritto dalla Miur, con crediti formativi, oppure, come alternativa, basarsi su corsi realizzati da professionisti accertati che lavorano da anni nel settore (senza però garanzia di un attestato finale).

Due dei principali corsi online per la preparazione di futuri SMM sono:

Marketplace per l'insegnamento e apprendimento online, offre oltre 231.000 corsi specializzati. Rivolto a studenti ed adulti, è possibile utilizzare la barra di ricerca per cercare il Corso in Social Media Management più adatto alle proprie necessità. Udemy permette di migliorare i risultati applicando una serie di filtri in base alle proprie esigenze: classifica, durata, argomento, sottocategoria, livello, lingue, prezzo e caratteristiche.

Proposta offerta direttamente dal social network, LinkedIn Learning è dedicato alla formazione e apprendimento online. Con corsi a pagamento oppure gratuiti, permette la crescita personale acquisendo nuove competenze a livello di utilizzo dei social. Il Social Media Marketing Foundations, gratis, consente di imparare i fondamentali, perfetto per i principianti alle prime armi.

Cos’è Canva

Fondata il primo gennaio 2012 in Australia da Melanie Perkins, Canva, è uno strumento di progettazione grafica online e gratuito.

Adoperato da designer, professionisti e principianti, si tratta di un software photo, video, graphic editor che utilizza il formato drag-and-drop (trascinare e rilasciare).

Cresciuta notevolmente dal suo primo di anno di vita, dove ha raggiunto oltre i 750.000 utenti, passa per diverse tappe fondamentali come il lancio di Canva for Work, la collaborazione con Dropbox nel 2018 e la partecipazione agli scioperi del 2019 sul tema dei cambiamenti climantici, finendo ai giorni nostri dove è considerata una delle piatteforme di progetti istantanei e creazioni grafiche più utilizzate al mondo.

Canva Pro Prezzo

Nato con l’obiettivo di aiutare i suoi utenti con i prodotti grafici, importando nel proprio pc personale progetti in .jpg, .png e .pdf, il software web ha sviluppato una versione premium: Canva Pro.

Uno dei cambiamenti visibili della nuova versione a pagamento, riguarda lo spazio di archiviazione che da 5 GB offerti con Canva free si amplifica a 100 GB, permettendo di memorizzare più contenuti e tenere un numero elevato di lavoro e template nella propria dashboard.

Canva Premium, permette, inoltre, un accesso a più di 42.000 templates ridisegnati giornalmente, Brand Kit e due nuovi strumenti: “Background Remover” (scontorna foto per salvarle con sfondo trasparente) e “Magic Resize” (permette di adattare le misure).

I piani tariffari di Canva si suddividono in due categorie a seconda dell’utilizzo di una singola persona o un gruppo: Canva pro e Canva per i team.

I Social Network non sono altro che l'estensione all'ennesima potenza delle nostre emozioni e salvaguardarle permetterebbe a tante persone di essere indipendenti nella dipendenza.


icona-federica-ds Autore articolo: Federica D.S.

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