Birra: 5 modi creativi per usarla in cucina
La birra è senza dubbio una delle bevande più amate dai tedeschi, oltre che da Homer Simpson (come dimenticare lui e l'immancabile birra Duff?), e come le patate trova ampio spazio in cucina.
Pertanto, se dopo aver ospitato un grande party con gli amici lo scorso fine settimana, ti ritrovi ancora con il frigorifero pieno di lattine di birra, è il momento di iniziare a pensare a come utilizzarla prima che scada. Certo, un po' ne berrai, ma in fondo non sei come il capofamiglia dei Simpson, quindi non riuscirai a finirla tutta.
Ecco 5 modi creativi per usare la birra in cucina
Ti presentiamo 5 modi diversi per utilizzare la birra nelle tue preparazioni, cibi e cocktails, sia che tu ne abbia ancora in grandi quantità, sia che ti sia stancato di usarla soltanto per marinare la carne o, al più, per irrorare l'arrosto durante la cottura in forno.
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Crea un cocktail a base di birra
La birra senz'alcol, così come la Panaché, non è proprio il massimo della bontà (anzi, i veri intenditori della birra non la considerano proprio, ma se hai un amico che è astemio, ma vuole fare lo stesso salute con te, spesso si rivela una scelta obbligata), ma può essere utilizzata per creare dei buonissimi cocktail.
Per esempio, puoi mescolarla con limonata o Ginger Ale per fare uno shandy, oppure usarla nei cocktail a base di birra, come il Tirine One, fatto con birra chiara, Tequila, Red Bull e mezza fetta di arancia, o il Night Cap, realizzato con birra chiara, zucchero, brandy e noce moscata.
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Utilizzala come salamoia per le conserve
La salamoia a base di aceto ti ha stancato e vuoi aggiungere un gusto particolare alle tue conserve a base di carne, di pesce o di verdure? Se la risposta è sì, prova a realizzare una salamoia con la birra, aggiungerai un tocco di succosità e renderai anche più buone le carni magre, come il pollo o il tacchino.
La birra chiara, per la salamoia, è una delle birre più utilizzate, ma se vuoi ottenere un gusto più forte, puoi anche usare la Guinness oppure la Kilkenny.
La Kilkenny, per il suo gusto leggero ma particolare, può essere aggiunta a un ragù di carne al posto del vino rosso oppure, perché no, anche per sfumare delle verdure saltate in padella.
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Prepara una pastella con la birra, sentirai che gusto!
Forse non lo sai ancora, ma l'anidride carbonica, combinata con l'alcol della birra, ti aiuterà a realizzare una pastella da manuale, che potrai usare per preparare gli snack tipici della tradizione americana, come gli Onion Rings, oppure per impanare il pollo, le verdure o, perché no, realizzare delle gustose polpette a base di ricotta.
Questa pastella, una volta fritta, si rivelerà non solo gustosa, ma anche molto leggera e più facile da digerire. Se i fritti quindi sono la tua passione, e vuoi goderteli senza sensi di colpa, una pastella fatta con la birra sarà la soluzione perfetta da usare in cucina, oppure per il tuo prossimo aperitivo con gli amici.
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Un modo sfizioso per cucinare il brasato
Anche se in questo periodo stiamo vedendo più giornate primaverili che invernali, le temperature sono ancora basse, quindi in questo periodo non c'è niente di meglio di un buon brasato accompagnato da una porzione generosa di polenta.
Tuttavia, se utilizzi il vino rosso, potrebbe capitarti di ottenere una carne dura. Per ovviare a questo problema, soprattutto se non sei ancora un esperto dei fornelli oppure è la prima volta che prepari il brasato, in alternativa puoi usare la birra, in particolare quella scura, come la Brown Ale.
Oltre che per brasare la carne, la Brown Ale fa anche un sugo saporito per cuocere le salsicce a fuoco lento.
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Frutti di mare al vapore con birra
Tutti sappiamo che il pesce si abbina alla perfezione con il vino bianco, ma sapevi che, se non ce l'hai in casa, puoi sostituirlo con la birra chiara?
Cozze, vongole, gamberetti e frutti di mare possono essere cotti tutti a vapore nella birra per un pasto incredibilmente semplice e gustoso, che se lo desideri, potrai anche servire al tuo partner in occasione di una cena di San Valentino molto originale.
Autore articolo: Francesca O.