Giornata Nazionale del Vino Bianco e abbinamenti cibo vino
Articolo aggiornato a Aprile 2024 da Marco Manetti
Gli abbinamenti cibo e vino sono da sempre sinonimo di felicità e i cantanti italiani Al Bano e Romina Power lo avevano capito molto bene: “Felicità è un bicchiere di vino con un panino”.
Celebrata ogni 3 agosto, in Inghilterra e negli Stati Uniti, la Giornata Nazionale del vino bianco rende omaggio alla deliziosa e ampia varietà di vini bianchi.
L’idea alla base della National White Day è il desiderio e la voglia di illustrare ai principianti del settore il “misterioso” mondo dell’enologia, scoprendo tutti i segreti del vino (dal raccolto alla produzione) e mostrandone i migliori abbinamenti.
Dal ricco e denso Chardonnay al fresco e leggero Sauvignon Blanc, la vasta produzione e diversificazione di vini accontenta tutti i gusti e soddisfa i palati più sopraffini.
Quindi, su in alto i calici! È ora di mettersi comodi, conoscere l’affascinante mondo del vino e apprendere i migliori accostamenti tra vino bianco e pietanze.
Migliori vini bianchi al mondo
Sebbene alla parola vino si ricolleghi quasi per istinto la parola Italia, la cultura del vino come la conosciamo oggi è nata in Francia.
Nel 2022, nonostante le ondate di calore estive che hanno pervaso molte regioni del mondo, la produzione complessiva di vino ha raggiunto i 260 milioni di ettolitri.
Nei dati riportati dall’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) l’Italia, ormai da diversi anni, ha consolidato il suo primato come 1° produttore mondiale di vino. A seguire nella classifica troviamo Francia, Spagna, Germania, Portogallo e al 6° posto la Russia.
Il podio Europeo non è casuale ma dipende dall’elevato numero di specie viticole autoctone e da fattori climatici che nel territorio dell'Europa avvantaggiano la crescita della pianta della vite.
Ma quali sono i migliori vini sul mercato? Quali vini conquistano il podio e sono originari della nostra regione? Quali sono le differenze che li caratterizzano a livello gustativo?
Sebbene l’ampia selezione, secondo la classifica internazionale dei “migliori vini bianchi 2023” stilata al Mondial des vins blancs Strasbourg (competizione internazionale del vino), al primo posto troviamo un Sylvaner.
Si parla del vino Cuvée Emile 2020 di Xavier Muller che ha ottenuto un punteggio di 94,71 su 100. Primo vino della tipologia Sylvaner che conquista il podio dopo oltre 25 anni.
Per quanto riguarda i vini italiani, ben 5 etichette hanno conquistato la medaglia d’oro. Fra questi troviamo:
- Liguria di Levante Bianco Muri Grandi 2022
Vino derivato da uve Albarola 15% e Vermentino 85% prodotto nell’azienda agricola La Baia del Sole, Cantine Federici. Vino secco da gustare alla temperatura ideale di 6/8°C regala intense note floreali e di agrumi.
- Colline di Levanto Vermentino
Dall’azienda agricola Cà du Ferrà di Bonassola, rimanendo in Liguria, il Vermentino ha un forte aroma di fiori di campo e al naso persistono note fruttate, con sfumature che ricordano ananas, fiore d’acacia e mela.
- Garganega Passito ReSol
Spostandoci in Veneto, nella cantina Brunelli di San Pietro in Cariano (VR), il Passito bianco dolce offre un’elegante colorazione oro e un avvolgente profumo di mandorle tostate, mela cotogna, nocciola, frutti tropicali e miele. Leggere anche le sfumature di erbe aromatiche.
- Bianco dell’Arnasa Chardonnay
Chardonnay Doc Venezia, dona note di degustazioni specifiche. Dal colore giallo paglierino al profumo di aromi floreali di acacia, pesca gialla e albicocca, è contraddistinto da un sapore intenso, caldo, pieno e persistente al palato.
- Chardonnay Athesim Flumen
Dal Trentino, dalla cantina Aldeno, il vino è ottenuto con la tecnica della criomacerazione. La sua fragranza inconfondibile di mela Golden destina a questo Chardonnay una freschezza giovanile.
Etichette vini
Le classifiche dei migliori vini bianchi sul mercato variano ogni anno in base anche al concorso di riferimento. In seguito ai verdetti delle guide di settore e alle classifiche dei vari concorsi nazionali, stilare una classifica può non essere sempre semplice.
I vini bianchi sicuramente da provare prodotti nella nostra penisola sono:
Vino bianco – Campania
Classificato secondo la guida Vinitaly come miglior vino bianco d’Italia, il Greco di Tufo DOCG 2022 Cantina Terre D’Aione conquista un punteggio di 95/100.
Fresco, leggermente sapido e di media struttura al palato, ha aromi di mela renetta, glicine e pesca bianca. Da consumarsi a una temperatura media di 10-12° è ottimo per l’abbinamento con piatti di mare: spaghetti con le telline, polpo e patate, frittura di calamari e gamberi.
Vino bianco – Toscana
Dalla Toscana, decretato dalla guida Vinitaly per le Sezione Green, miglior vino bianco biodinamico: la Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva 2020 della Fattoria La Vialla.
Punteggio di 92/100, con una percentuale di uve 95% Vernaccia e 5% Chardonnay, il vino color giallo paglierino ha caratteristiche organolettiche date dal sentore di vaniglia, legno, confettura di agrumi e pesca bianca.
Servito in un moderno e idoneo calice di vino, si accompagna perfettamente a formaggi stagionati, carni bianche e pesce. Servito solitamente a una temperatura di 10/12°.
Vino bianco – Veneto
Il Pieve Vecchia Bianco Veronese IGT 2019 ha ottenuto la medaglia d’oro secondo la classifica mondiale vini biologici Biofach.
Della cantina Fasoli Gino, migliore della Garganega, il vino ha una colorazione oro intenso e un profumo che ricorda spezie dolci, tostature orzo, tiglio, caprifoglio e frutta bianca.
Da accompagnare con primi piatti di pesce, crostacei e risotti (ideali asparagi) e con carni leggere e bianche.
Vino bianco – Friuli Venezia Giulia
Dalla classifica mondiale Wine Spectator del 2022, il primo vino italiano bianco a posizionarsi al 44° posto è il Pinot Grigio Collio 2020 di Livio Felluga.
Ideale per accompagnare antipasti di mare, terra, formaggi, primi piatti di mare e piatti vegetariani come il risotto al cavolo riccio.
Dal profumo di pera, mandarino, fieno, agave, menta e fiori di campo, regala in bocca un sapore morbido, fresco e sapido.
Vino bianco – Marche
Con un punteggio di 95/100 e 2° classificato nella classifica mondiale Wine Enthusiast del 2021, si trova il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019 di Bucci.
Prodotto nella Fattoria San Lorenzo, offre profumi che spaziano dai fiori ai frutti bianchi e frutta secca. Per la sua grande freschezza, morbidezza e buone mineralità, si abbina perfettamente a secondi piatti a base di pesce elaborati e carni bianchi.
Abbinamento cibo vino: I nostri consigli
La scelta di come abbinare cibo e vino è più insidiosa e difficile di quanto si possa pensare. Trovare il giusto abbinamento è il punto di arrivo nell’intricato mondo della degustazione.
Il primo passo fondamentale da conoscere, come si insegna nei corsi di sommelier o all’interno dei master enogastronomici, è saper identificare i componenti dell’alimento in questione che compongono la pietanza e il vino.
Una volta stabiliti i sapori predominanti, riconosciuti dal nostro palato e classificati in salato, dolce, acido, amaro e umami, bisogna prendere una decisione importante.
Tale scelta permette di capire e accostare i vari sapori: esaltarli, equilibrarli oppure contrastarli per stimolare il palato.
Certamente l’ultima opzione, più dedita alla “provocazione delle papille gustative”, viene principalmente lasciata a chef esperti o affermati sommelier.
Diversi cibi, però, per una naturale evidenza al palato e una connotazione storica, presentano delle associazioni precise con dei vini specifici.
Tenendo in considerazione la stagionalità e il territorio di appartenenza, i migliori abbinamenti seguono le classiche indicazioni del galateo a tavola.
Prima fra tutte: la tavola. Facoltativo ma sicuramente di grande utilizzo il set degustazione vino composto da calici, apribottiglie, salvavino.
Una volta predisposto il necessario, possiamo stabilire qualche regola base a supporto del menù che vogliamo preparare.
Un vino bianco acido si sposa bene con cibi grassi (lardo – formaggi - crostacei), vini bianchi secchi come Vermentino e il Sauvignon sono ideali se la proposta prevede piatti a base di frutti di mare.
Vini bianchi aromatici, per esempio il Gewurztraminer, solitamente sono consigliati per accompagnare carni bianche bollite o pesce. Il vino bianco da dessert aromatico, Moscato o Malvasia, è perfetto per dolci secchi, mentre i vini bianchi effervescenti alleggeriscono i dolci più corposi come torte con creme.
Per semplificare la scelta, alcuni esempi pratici di abbinamento cibo-vino:
- Sauvignon: Portate a base di formaggi freschi e cibi speziati. Accostamento perfetto con l’agnello.
- Chardonnay: Ideale per accompagnare minestre o brodi, antipasti magri e carni bianche di maiale con contorno di funghi.
- Vermentino: Scelta per i vegetariani e vegani, sicuramente da abbinare a piatti di verdure e alla pasta.
- Pinot Grigio: Per la sua particolare acidità trova sostegno in piatti come risotto ai frutti di mare, pasta ai funghi e uova.
- Gewürztraminer: Ottimo alleato per accompagnare piatti esotici (cucina thai o indiana) e sapori forti e decisi come il sushi e il tartufo.
- Prosecco: Brut o Extra Brut si trovano solitamente accanto a dolci secchi come biscotti o pasticceria secca alle mandorle.
- Sauvignon Blanc: Sdogana il preconcetto che il vino bianco non si abbini a carni rosse.
Tour guidati per le migliori cantine di vini bianchi
Chiamato Enoturismo o Wine tour, la visita guidata con degustazione nelle cantine italiane sta spopolando a vista d’occhio.
L’enoturismo, come suggerisce il nome, è un turismo a tema che pone all’attenzione del turista la storia, l’evoluzione, la produzione e infine la degustazione dei vini.
Il territorio italiano pullula di cantine vinicole, da Nord a Sud, che offrono tour enogastronomici di qualità.
Due delle cantine più belle e rinomate riconosciute per l’eccellenza del vino bianco di loro produzione sono racchiuse nell’elenco sottostante:
Cantine Frescobaldi
Nelle colline toscane, a Firenze, si eleva la Tenuta Ammiraglia Frescobaldi. La storia della famiglia Frescobaldi è longeva e pone le sue radici nei primi anni del Trecento.
Eccellenza del territorio, il concept della famiglia è l’interpretazione della diversità toscana: “Vogliamo che le tenute di famiglia, con i loro vigneti, siano l’espressione di questa diversità e che i vini riflettano ogni singolo terroir, rispettandone la natura e l’autenticità”.
Produzione sostenibile e fonti energetiche green contraddistinguono i principi delle 9 tenute che si diradano in tutto il territorio Toscano.
In particolare, nella tenuta di Castello Pomino, risalente al 1500, la produzione del vino bianco trova appello nelle due etichette “Benefizio Riserva – Chardonnay” e “Pomino – unione di Chardonnay e Pinot Bianco”.
Per visitare le varie tenute, la famiglia Frescobaldi, garantisce ai suoi clienti la possibilità di una visita enologica con degustazione.
Cantina Bertani
Situata in Valpolicella Valpantena, le cantine Bertani sono da sempre il punto di riferimento per la storia dei vini veronesi e dell’Amarone.
I valori portati avanti dall’azienda di Verona sono rispetto, coerenza, pazienza e innovazione: “Il rispetto del proprio territorio, la coerenza stilistica, la pazienza che richiede la produzione di un vino […]”.
Le proposte “bianche” dell’azienda sono “Lugana Le Quaiare”, “Soave Sereole” e “Soave Vintage”.
Sul sito online Tripadvisor è possibile trovare il pacchetto wine tour che comprende la degustazione di vini e il tour guidato di Villa Mosconi Bertani a Verona.
Molte sono le cantine italiane da visitare e non basterebbe un solo articolo per poterle elencare. E tu quale vino preferisci bianco o rosso? Quale cantina vorresti visitare? Quale abbinamento cibi vino ti convince di più?
Autore articolo: Federica D.S.