Dal disastro di Chernobyl alle energie alternative al nucleare
Qualche giorno fa la Germania ha spento i suoi ultimi tre reattori nucleari, spostandosi sempre più verso la produzione e l'utilizzo di energie alternative. L'energia nucleare presenta infatti una serie di rischi dannosi per l'uomo e l'ambiente, tra cui i rifiuti radioattivi che devono essere gestiti per anni in maniera sicura ed i costi molto elevati di gestazione, manutenzione e smaltimento.
Ma se c'è un evento in particolare che ha smosso le acque del cambiamento questo è sicuramente il disastro di Chernobyl, il quale ha portato a una maggiore consapevolezza delle conseguenze di questo genere di produzione di energia.
26 aprile 1986: il disastro nucleare di Chernobyl
Il 26 aprile 1986 un'esplosione nella centrale di Chernobyl, vicino alla città di Pripyat, ha provocato il più grave disastro nucleare della storia.
L'incidente è stato causato da un test sul reattore nucleare n.4, che ha dato il via ad un grande incendio che è durato per 10 giorni. La nube radioattiva si è diffusa in gran parte dell'Europa, rilasciando grandi quantità di radiazioni nell'ambiente e contaminando una vasta area circostante alla centrale.
In seguito le autorità sovietiche hanno dichiarato una zona di esclusione di 30 chilometri intorno a Chernobyl, l'area è ancora oggi considerata contaminata e inaccessibile a causa della presenza di radiazioni.
Si stima che tra le 4.000 e le 93.000 persone abbiano subito le conseguenze dirette dell'incidente, tra cui morte e malattie legate al contatto con le radiazioni. Il disastro ha obbligato 116.000 famiglie all'evacuazione, costrette ad abbandonare così per sempre le loro case.
Questo evento, insieme all'incidente di Fukushima nel 2011, ha riscosso un importante impatto significativo con una conseguente maggiore consapevolezza dei rischi associati al nucleare e alla necessità di prevenire simili incidenti in futuro.
Se vuoi saperne di più ti consiglio la miniserie prodotta da HBO e Sky Atlantic, diretta da Johan Renck. Questa ha riscosso un successo incredibile in tutto il mondo e portato alla luce molte verità sul tragico fatto accaduto nel 1986.
Quali sono le fonti alternative di energia?
Le energie alternative sono fonti energetiche che si basano su risorse rinnovabili, le quali non emettono gas a effetto serra o altri inquinanti dannosi per l'ambiente e la salute umana. Ma quali sono le principali fonti di energia?
Prima tra tutte si trova l'energia solare, la quale viene prodotta tramite l'utilizzo di pannelli che convertono l'energia sprigionata dal sole e trasmessa sulla terra. Quando la luce colpisce il materiale semiconduttore vengono rilasciati elettroni che generano corrente. È sicuramente una delle tecnologie più utilizzate, soprattutto grazie alla riduzione dei costi di allestimento degli ultimi anni.
Un'altra è l'energia eolica che tramite turbine eoliche o aerogeneratori è in grado di utilizzare la forza del vento per generare corrente elettrica. I paesi che più utilizzano questa fonte sono la Cina e gli Stati Uniti, nello Stivale è presente solo in sei regioni del Sud Italia: Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna e Basilicata.
Non solo vento, perché l'energia idroelettrica utilizza la forza delle correnti d'acqua, viene infatti scelta da decenni nelle zone montuose o dove sono presenti grandi fiumi. La più grande centrale idroelettrica al mondo si trova al confine tra Brasile e Paraguay, si chiama Itaipú e conta 29 miliardi di m³ di acqua.
Meno conosciute sono invece l'energia geotermica e delle biomasse. La prima sfrutta il calore generato naturalmente dalla terra, mentre l'altra utilizza i rifiuti organici come legno, scarti agricoli e letame.
Le energie alternative sono una soluzione promettente per la lotta ai cambiamenti climatici. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare in futuro, come la necessità di aumentare l'efficienza e la competitività di questi sistemi di produzione.
Migliori aziende di energie rinnovabili in Italia
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Enel Green Power è la società leader nel settore delle energie rinnovabili. La sede principale si trova a Roma, ma l'azienda opera in tutti e cinque i continenti. La sua produzione è principalmente di tipo eolico, solare, idroelettrico e geotermico.
- A2A ha sede a Brescia e si occupa della produzione e distribuzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, offrendo ai propri clienti diverse offerte che prevedono la fornitura di energia verde.
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- Acea Energia è in grado di fornire energia elettrica e gas 100% ECO. La società infatti si impegna a rilasciare energia attestata da “Garanzia d’Origine”, ossia la certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate, in particolare quella idroelettrica, eolica e solare. Tuttavia, ha sviluppato progetti anche per la produzione di energia da biomasse tramite i rifiuti organici.
Nel 2020 il 69% dell’energia elettrica gestita dal Gruppo Acea è stata prodotta da fonti rinnovabili. Per il futuro la società si è posta l'obiettivo di diventare sempre più sostenibile e di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici.
- Infine troviamo NeN Energia che produce energia da centrali eoliche, idroelettriche e solari sparse sul territorio nazionale. Inoltre, compensa le emissioni di CO2 mediante il finanziamento di progetti di responsabilità in collaborazione con LifeGate.
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Autore articolo: Viola C.