8 marzo: donne che hanno fatto la storia
L'8 marzo si celebra in tutto il mondo la giornata della Donna, un'occasione per riflettere sull'importanza del suo ruolo nella storia e nella società. In questo contesto, è importante celebrare tutte le donne che ogni giorno lottano per i propri diritti e per l'uguaglianza di genere, ma anche coloro che sono riuscite negli anni a raggiungere traguardi straordinari, affrontando sfide che hanno rivoluzionato la storia e ispirato le generazioni a venire a lottare per un mondo più inclusivo possibile.
“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.”
- Rita Levi Montalcini
Marie Curie & Dorothy Crowfoot Hodgkin
Marie Curie è stata una scienziata polacca e la prima donna a ricevere un Premio Nobel per la Fisica nel 1903. Ne vince un secondo per la Chimica nel 1911, diventando la prima persona al mondo ad aver vinto due Nobel in discipline scientifiche diverse.
A causa del suo genere, da giovane non le fu permesso frequentare l'Università di Varsavia. Per questo motivo ripiegò sulla cosiddetta "Università Volante", istituzione che prende questo nome dalla necessità di alunni e professori di cambiare il luogo di ritrovo per sfuggire al controllo dei russi.
Donna di straordinario coraggio e intelletto, è nota soprattutto per le sue ricerche sull'uranio e per la scoperta di due elementi chimici: il radio e il polonio. Questi studi hanno portato alla nascita della radiologia, con importanti applicazioni nella medicina e nella fisica.
Muore nel 1934 a causa dell'esposizione prolungata alle radiazioni. Tuttavia, la sua passione e il suo lavoro pionieristico hanno fatto di lei una figura di spicco nella storia della scienza e un simbolo dell'uguaglianza di genere.
Un'altra donna che ha fatto la storia vincendo un Nobel per la chimica è Dorothy Hodgkin. Nata a Il Cairo nel 1910, all'età di 18 anni si iscrive all'Università di Oxford, segue un dottorato a Cambridge e inizia a lavorare sulla cristallografia a raggi X. Durante le sue ricerche scopre la struttura della vitamina B12, della penicillina, della pepsina, del cortisone e dell'insulina. Il suo lavoro ha aperto la strada alla comprensione della funzione delle vitamine nel corpo umano e alla sintesi di nuovi farmaci.
Nel corso della sua vita ha anche lavorato attivamente per promuovere l'uguaglianza di genere nella scienza, incoraggiando l'accesso delle donne in questo campo, in quanto all'epoca non le furono date grandi possibilità.
Rosalind Franklin & Rita Levi Montalcini
Rimanendo nel campo scientifico, un'altra donna che ha fatto la storia è Rosalind Franklin. Chimica e cristallografa britannica, nasce a Londra nel 1920. Inizia a lavorare presso il King's College dove sviluppa tecniche innovative di cristallografia a raggi X. Grazie al suo lavoro, fu in grado di produrre immagini ad alta risoluzione dei cristalli di DNA, permettendo ai suoi colleghi di comprendere meglio la struttura molecolare.
Tuttavia, il lavoro di Rosalind Franklin venne rubato e utilizzato senza il suo permesso da altri due scienziati, James Watson e Francis Crick, che pubblicarono un articolo sulla rivista Nature nel 1953, descrivendo la struttura a doppia elica del DNA. Anche se il lavoro di Franklin non fu citato nell'articolo, le sue immagini vennero utilizzate per costruire il modello a doppia elica del DNA, che rappresenta uno dei più grandi successi della biologia molecolare.
Nel 1962, James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins ricevettero il Premio Nobel per la Medicina, ma la contribuzione di Franklin fu riconosciuta e celebrata postuma dalla comunità scientifica.
Anche in Italia vantiamo di donne che hanno contribuito notevolmente alla scienza, tra queste la prima a vincere un premio Nobel: Rita Levi-Montalcini. Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia all'Università di Torino, inizia a studiare il sistema nervoso, lavorandoci inizialmente da casa durante la seconda guerra mondiale. Nel 1947 si trasferisce negli Stati Uniti, presso l'Università di Washington a St. Louis, dove avviene la sua scoperta rivoluzionaria: insieme al biochimico americano Stanley Cohen scopre il fattore di crescita nervoso.
Questa scoperta apre la strada alla comprensione di come le cellule nervose crescono e si riparano, contribuendo all'identificazione di nuove terapie per malattie come il cancro e l'Alzheimer.
Oltre ai suoi importanti contributi alla scienza, ha lottato per l'uguaglianza di genere e ha lavorato per promuovere l'educazione scientifica e la ricerca in Italia. Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Emmeline Pankhurst & Rosa Parks
Emmeline Pankhurst è stata una delle principali figure del movimento per il suffragio femminile in Gran Bretagna, svolgendo un ruolo cruciale nella lotta per il diritto di voto esteso alle donne britanniche.
Nel 1903 fonda la Women's Social and Political Union (WSPU), un'organizzazione politica che ha come obiettivo principale il conseguimento del diritto di voto per le donne britanniche. L'associazione utilizza tattiche di protesta innovative e spesso provocatorie, tra cui scioperi della fame, manifestazioni e comizi pubblici.
Emmeline diventa una figura molto conosciuta nel Regno Unito e attira l'attenzione della stampa internazionale. Nel 1913, viene arrestata e incarcerata per la sua partecipazione a una manifestazione, la sua prigionia porta alla mobilitazione di migliaia di donne in tutto il paese e alla crescita del movimento per il suffragio femminile.
Dopo la prima guerra mondiale, il governo britannico concede il diritto di voto alle donne sopra i 30 anni che possedevano proprietà o erano sposate con proprietari terrieri. Nel 1928, il diritto di voto viene esteso a tutte le donne sopra i 21 anni, grazie all'impegno di Emmeline Pankhurst e di altre attiviste.
Un'altra donna che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia è Rosa Parks, una figura fondamentale della lotta per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti.
Il 1° dicembre 1955, Parks si rifiuta di cedere il proprio posto su un autobus pubblico a un passeggero bianco. In seguito a questa azione, viene arrestata e multata, dando il via al famoso boicottaggio dei bus di Montgomery, una delle prime grandi azioni del movimento per i diritti civili degli afroamericani.
Le proteste durano ben 381 giorni e portano il caso Browder contro Gayle alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che dichiara incostituzionale la segregazione razziale sui mezzi di trasporto pubblici. Questa conquista storica rappresentò un importante passo avanti nella lotta per i diritti degli afroamericani, ispirando altri attivisti in tutto il paese.
Valentina Tereshkova & Samantha Cristoforetti
Il 16 giugno 1963, a bordo della navicella spaziale Vostok 6, Valentina Tereshkova diventa la prima donna, e la persona più giovane, ad essere mai andata nello spazio.
La missione di Tereshkova ha rappresentato un momento importante nella storia dell'esplorazione spaziale e delle donne nella scienza. Prima della sua missione, solo uomini erano stati mandati nello spazio. Inoltre, la sua partenza è stata vista come un'importante conquista per l'Unione Sovietica, che voleva dimostrare la propria superiorità tecnologica agli Stati Uniti.
Durante il suo volo, ha condotto una serie di esperimenti medici e scientifici, dimostrando che le donne potevano resistere alle stesse condizioni di stress degli uomini. Dopo la sua missione è diventata una figura di spicco nel movimento per i diritti di genere, e ha continuato a promuovere l'importanza dell'esplorazione spaziale e della ricerca scientifica.
A proposito di spazio, Samantha Cristoforetti è un'astronauta italiana dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e un'ex-pilota dell'Aeronautica Militare Italiana, nonché la prima donna italiana a pilotare un aereo militare e a volare nello spazio.
Nel 2014, viene selezionata per una missione di sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la missione Futura. Durante la sua permanenza nello spazio conduce una serie di attività sulla stazione spaziale e nel 2017 stabilisce il record europeo e femminile per la durata di un singolo volo nello spazio.
Artemisia Gentileschi & Frida Kahlo
Artemisia Gentileschi (1593-1656) è stata un'importante pittrice italiana del Barocco, notevole per le sue opere di grandi dimensioni, le quali rappresentano donne forti e indipendenti, spesso protagoniste di scene bibliche o mitologiche.
Tuttavia, la vita dell'artista viene segnata da un evento traumatico: all'età di 17 anni Agostino Tassi la violenta. Dopo lo stupro, Artemisia cerca giustizia attraverso il sistema giudiziario, portando l'uomo in tribunale.
Il processo fu lungo e traumatico, Artemisia venne sottoposta a un duro interrogatorio da parte dei giudici e fu costretta a subire l'esame medico per dimostrare la veridicità della sua denuncia. Nonostante ciò, si difese con perseveranza, testimoniando di essere stata costretta a subire l'aggressione e fornendo una descrizione dettagliata dell'attacco.
Tassi venne giudicato colpevole solo di aver avuto una relazione sessuale con una donna fidanzata (il padre di Artemisia aveva promesso di darla in sposa a un altro artista), ma non venne mai condannato per l'atto di stupro commesso.
L'esperienza di Artemisia Gentileschi nel processo e la sua strenua difesa di se stessa e della sua testimonianza hanno reso la sua figura un simbolo della lotta delle donne per la giustizia e la parità di genere. La sua arte, in cui le donne sono rappresentate come figure potenti e indipendenti, ha anche contribuito a sfidare i pregiudizi e gli stereotipi di genere dell'epoca.
Il suo quadro più celebre, Giuditta che decapita Oloferne, è conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze, uno dei musei più celebri al mondo.
Un'altra pittrice che ha deciso di fare del suo talento un mezzo di denuncia importante è Frida Kahlo. All'età di 18 anni subisce un gravissimo incidente, durante il lungo periodo di recupero inizia a dipingere, utilizzando l'arte come mezzo per esplorare le sue emozioni.
Frida è una delle prime donne messicane ad avere successo nel mondo e gioca un ruolo fondamentale sia come artista che come attivista: forte e indipendente, si è opposta alle convenzioni sociali e di genere del suo tempo.
Le sue opere hanno spesso affrontato temi come la maternità, la sessualità, la disuguaglianza e l'aborto. Il suo quadro intitolato "Henry Ford Hospital" raffigura proprio la sua personale esperienza di aborto spontaneo, mostrando tutta la sua sofferenza, il trauma e il dolore fisico ed emotivo che ne hanno conseguito.
Virginia Woolf & Jane Austen
Jane Austen e Virginia Woolf sono considerate due tra le più grandi scrittrici della letteratura inglese. Quest'ultima ha contribuito in modo significativo al movimento modernista letterario ed è stata anche un'importante voce femminista, che ha analizzato criticamente la posizione delle donne nella società del suo tempo.
Uno dei suoi saggi più importanti e influenti è "Una stanza tutta per sé", in cui discute della necessità delle donne di avere una propria stanza e di avere le risorse finanziarie e intellettuali per poter scrivere e realizzare le proprie opere. Virginia ha sottolineato come le donne siano state storicamente escluse dalle opportunità di educazione e di sviluppo culturale, e ha sostenuto che solo attraverso la libertà di espressione e l'autodeterminazione potranno raggiungere la loro piena potenzialità.
Anche Jane Austen si è occupata di dinamiche sociali dell'epoca, i suoi romanzi raffigurano una svolta nella rappresentazione delle donne, poiché vengono descritte come forti e indipendenti, dotate di una propria personalità e capaci di influenzare il loro destino.
Hedy Lamarr
Concludiamo con la meravigliosa Hedy Lamarr, attrice austriaca naturalizzata americana, nata il 9 novembre 1914 a Vienna, Austria, e morta il 19 gennaio 2000 a Casselberry, Florida. Oltre alla sua carriera cinematografica ha avuto un ruolo importante nell'industria delle telecomunicazioni.
Nel 1941 sviluppa, insieme all'inventore George Antheil, il Secret Communication System, un sistema di codifica che cambia la frequenza di trasmissione del segnale radio in modo casuale, rendendo difficile l'intercettazione e la decodifica dei siluri, un noto problema della guerra navale.
Anche se la sua invenzione non fu subito adottata dalle forze armate statunitensi, il sistema di comunicazione di Lamarr sarebbe stato utilizzato in seguito per il controllo dei missili, ponendo le radici per le trasmissione di dati wireless e le tecnologie Wi-Fi e Bluetooth.
Autore articolo: Viola C.